martedì 1 gennaio 2008

Il sapore dei libri

Anno nuovo, vita nuova, direbbe il proverbio. Come ho già sottolineato nel precedente post, col cavolo. Però mi faceva piacere innaugurare il nuovo calendario - che per la cronaca, è molto carino, con i fiori - con una nuova sezione del mio blog.
Ora, non so se si possa dire "sezione" per un blog. Forse è più corretto "etichetta"... ma etichetta non mi piace, mi dà l'idea di pecetta appiccicata lì per caso.
Comunque, fatto sta che il mio fagocitare libri di ogni genere mi porta ad aprire una nuova "come la volete chiamare". Aforismi, Citazioni & Co.
Premetto che non so se qualcuno apprezzerà. Spesso il perchè alcuni libri e alcune frasi ci colpisco non è cosa che si spiega. E' così e basta. Così come non si può spiegare il sapore dei libri.
No, non è che mangio i libri - anche se metaforicamente si potrebbe affermare il contrario.
Però il come e il quando spesso influisce sul ricordo, e allora le parole non sono più solo parole, ma diventano odori, sapori, sensazioni.
La citzione che sto per riportare, bè.... lei sa di tramezzino al pollo e bacon, di caffè bollente e di "Jingle Bells Rock"... e sa di pioggia di Londra, e mani fredde.
Probabilmente voi non lo sentite, ma mi andava di condividerlo lo stesso.
"L'anomalia del porch - continuò il prof. Bandini - è evidentemente quella di essere, al contempo, un luogo dentro e un luogo fuori. In un certo modo, esso rappresenta una soglia prolungata, in cui la casa non è più, e tuttavia ancora non si è estinta nella minaccia del fuori. E' una zona franca, in cui l'idea del luogo protetto, che ogni casa sta lì a testimoniare e realizzare, si sporge oltre la propria definizione, e si ripropone, quasi indifesa, come per una postuma resistenza alle pretese dell'aperto. In questo modo sembrerebbe luogo debole per eccellenza, luogo in bilico, idea in esilio. E non è escluso che proprio questa sua identità concorra al suo fascino, essendo incline, l'uomo, ad amare i luoghi che sembrano incarnare la propria precarietà, il proprio essere creatura allo scoperto, e di confine. [...]
Gli uomini hanno case, ma sono verande"
City, A. Baricco

7 commenti:

TopGun ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
TopGun ha detto...

Che bel titolo.
"il sapore dei libri" :)

comunque tornando seri(alla mia maniera),

io dire che gli uomini hanno case, ma sono fuori come verande :P


Buon Anno!

Nené ha detto...

Come distruggere la poesia...

TopGun ha detto...

ma no dai.
ironia del primo dell'anno.
ti volevo regalare un sorriso :(


poi io so ignorante tu lo sai...che ti aspettavi da me? :p

un bacione :)

Nené ha detto...

In realtà mi apettavo un commento sull'uso del termine "sezione " applicato al blog, con prevedibile critica alle mie limitate capacità informatiche....

Comunque, non distogliamo l'attenzione dalla profondità del mio post! Ahahah...

TopGun ha detto...

se limitate capacità informatiche...te fingi di essere ignorante.
comunque si dice etichetta o label non hai mica sbagliato.

comunque sono ancora in hangover anche se non ho bevuto.

oh comunque non distogliamo neanche l'attenzione dalla profondità della mia battuta.

perchè l'ironia,mia cara, è una cosa molto seria!

TopGun ha detto...

ma quanti comunque ho messo nel commento precedente??LOL

comunque ripeto sono ancora in hungover.
domani rileggo e vedo se hai commesso altri errori.

intanto ti bacio.
di nuovo Buon Anno!