tag:blogger.com,1999:blog-23186819523210134522024-03-13T14:51:14.146+01:00I Wanna Live In LondonUnknownnoreply@blogger.comBlogger40125tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-17293782562977095562008-09-18T15:30:00.003+02:002008-09-18T16:49:00.982+02:00Se lo conosci lo eviti<span style="font-family:georgia;">Ogni bravo praticante che si rispetti ha l'obbligo di frequentare quel simpatico circo che è il Tribunale. </span><br /><span style="font-family:georgia;"></span><br /><span style="font-family:georgia;">Tribunale Civile di Roma, nel caso di specie.</span><br /><span style="font-family:georgia;"></span><br /><span style="font-family:georgia;">Luogo mitologico per eccellenza, in cui la tecnologia è ferma al 1970 e in cui l'epoca dell'ultimo rinnovo dell'arredamento è stata determinata col test del carbonio 14.</span><br /><span style="font-family:georgia;"></span><br /><span style="font-family:georgia;">La vostra Nenè è uno dei pochi esseri fortunati che, lavorando in uno studio internazionale, non viene spedita ogni giorno a fare file e a presentare documenti.</span><br /><span style="font-family:georgia;"></span><br /><span style="font-family:georgia;">Nonostante ciò, l'Ordine pretende che il povero praticante si avventuri nella matrice del caos almeno 20 volte a semestre, al fine di dar prova al mondo della proprio status di essere inferiore.</span><br /><span style="font-family:georgia;"></span><br /><span style="font-family:georgia;">Quindi, armata di santa pazienza, la vostra Nené si reca (o almeno dovrebbe) in Tribunale per assistere alle udienze...</span><br /><span style="font-family:georgia;"></span><br /><span style="font-family:georgia;">Avete presente nei film, in cui ci sono le perosne in aula sedute, il giudice in alto, gli avvocati in ordine, col cancelliere che chiama le cause? Si? </span><br /><span style="font-family:georgia;">Ecco, dimenticatevelo.</span><br /><span style="font-family:georgia;"></span><br /><span style="font-family:georgia;">La vostra Nené era cosciente che il Tribunale di Roma non è come la Corte Suprema degli Stati Uniti, ma lo shock da prima udienza è rimasto (e rimarrà nei secoli dei secoli, amen) indimenticabile.</span><br /><span style="font-family:georgia;"></span><br /><span style="font-family:georgia;"><strong>Step n° 1 - 3, 2, 1, go!:</strong> la porta di un corridoio stretto, buio (e tendenzialemnte anche sporco) si apre, e la simpatica fauna che popola il Tribunale (composta perlopiù da avvocati di ogni genere, praticanti ad immagine e somiglianza del proprio dominus e testimoni) si riversa una stanzetta piiiiiiccola, ma piiiiiccola, che camera mia a confronto è l'aeroporto di Fiumicino.</span><br /><span style="font-family:georgia;"></span><br /><span style="font-family:georgia;"><strong>Step n° 2 - alla ricerca del fascicolo perduto:</strong> la stessa massa uniforme di gente si riversa con accanimento e ferocia su un tavolo pericolante ricoperto dai fascicoli delle varie cause, alla ricerca del proprio.</span><br /><span style="font-family:georgia;">E per fascicoli non intendo ordinati raccoglitori in plastica. Intendo cartelline fatte col cartoncino più fino che abbia mai visto, per la maggior parte ormai strappate (eh, infondo, bisogna anche capirlo, quelle cartelline vengono strapazzate per almeno 6-7 anni!), da cui strabordano in condizioni raccapriccianti fogli e documenti perlopiù scritti a penna.</span><br /><span style="font-family:georgia;"></span><br /><span style="font-family:georgia;"><strong>Step n° 3 - i monaci amanuensi:</strong> una volta trovato ciò che si cerca, ogni avvocato inizia a scrivere il verbale d'udienza (l'ultimo avvistamento di un cancelliere, figura mitica di cui raccontano le saghe raccolte nei codici, risale al 1951). </span><br /><span style="font-family:georgia;">E per verbale d'udienza non intendo un modulo predisposto e custodito preziosamente, ma dei fogli protocollo tenuti insieme da due punti di spillatrice, scritti rigorosamente a mano, in un susseguirsi di calligrafie per lo più indecifrabili.</span><br /><span style="font-family:georgia;"></span><br /><span style="font-family:georgia;"><strong>Step n° 4 - il gioco delle coppie:</strong> ogni avvocato inizia a cercare la propria controparte... e così inizi a sentire i nomi delle cause detti a voce alta, tipo mercato... E tu, povero praticante, vieni mandato in missione, attraversando la giungla delle persone, alla ricerca della tanto agognata metà, sussurrando timidamente il nome della controparte, con la speranza che qualcuno ti senta e che tu non sia costretto ad urlare e a dare definitamente addio a ogni forma di dignità.</span><br />Ricerca che, se iizialemnte infruttuosa, è destinata a protrarsi anche durante lo svolgimento delle altre cause, senza che nessuno se ne dia pena.<br /><span style="font-family:georgia;">E poi, una volta riunita la felice coppia, si ci mette in fila...</span><br /><span style="font-family:georgia;"></span><br /><span style="font-family:georgia;"><strong>Step n° 5 - tutti in piedi, entra il giudice, silenzio in aula:</strong> che poi, nella microstanzetta ci sono solo posti in piedi, quindi, a meno che uno non si sieda a terra, risulterà difficile "alzarsi" quando entra il giudice... Sempre che qualcuno se accorga, dato che il giudice arriverà di soppiatto, in abiti "civili", ed andrà a sedersi su un altro mocrotavolo, che forse una volta era una scrivania, ma ora è più un reperto storico.</span><br /><span style="font-family:georgia;">E una volta seduto (sempre che non si rompa la sedia, dato che dubito della loro stabilità), verrà assaltato dagli avvocati che per motivi uuuuuuuuuuuuuuurgentissimi tenteranno di avere una corsia preferenziale per la discussione della causa.</span><br /><span style="font-family:georgia;"></span><br /><span style="font-family:georgia;"><strong>Step n° 6 - il processo:</strong> una volta arrivato il proprio turno (o presunto tale) gli avvocati si siederanno difronte alla scrivania, scambieranno 3 parole in croce con il giudice, che dopo aver deciso nulla o quasi, fisserà una nuova udienza dopo qualche mese (a ieri, fine gennaio 2009)</span><br /><span style="font-family:georgia;"></span><br /><span style="font-family:georgia;">E alla fine di tutto, questo simpatico siparietto è utile, soprattutto per chi come me non ha nessuna intenzione di avere a che fare con i tribunali... perchè SE LO CONOSCI LO EVITI.</span>Unknownnoreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-78567939874650780642008-09-06T23:54:00.003+02:002008-09-07T00:18:21.347+02:00Work in progress<span style="font-family:georgia;">Si apre la nuova era del mio blog... ed è per questo che ora è un disastro!</span>Unknownnoreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-31774649518204445402008-09-05T15:08:00.003+02:002008-09-05T15:20:39.306+02:00I'm alive<span style="font-family:georgia;">Ebbene si, sono ancora viva...<br /><br />Non so quando i miei affezionatissimi lettori se ne accorgeranno, ma si, ci sono.<br />Qualche giorno fa un messaggio lasciato nei commenti del mio ultimo post mi ha fatto tornare a spulciare le pagine del blog, e mi è venuto in mente che forse ce potrei anche fare a non abbandonavi completamente.. eeeeeh già.<br /><br />Anyway, come ogni ritorno dopo grandi assenze, è necessario quanto dovero un riassunto delle puntate precedenti per colmare il gap temporale, da marzo ad ora...<br /><br />PREVIOUSLY ON "I WANNA LIVE IN LONDON" (<em>da leggere con la voce di Lost)</em><br /><br />N° lauree prese: 1<br />N° offerte per LL.m ricevute: 2<br />N° curriculum inviati a studi legali: tanti<br />N° lavori ottenuti: 1 (anche perchè io una sono)<br />N° offerte per LL.m. declinate: 2<br />N° ore trascorse lavorando: più di quante ne ho trascorse non-lavorando<br />N° giorni di vacanza: 15<br />N° buoni propositi non mantenuti: infiniti<br /><br />Anyway, now I'm here... and probably to stay...</span>Unknownnoreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-33821808130273199662008-03-01T10:58:00.005+01:002008-03-01T11:33:54.845+01:00Dura la vita dell'arbitrello!<div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Per chi di voi ancora non lo sapesse, la sottoscritta, quasi-laureata, aspirante-un-sacco-di-cose, pur di raccimulare un paio di euro per esigenze fondamentali tipo rinfacciarlo alla propria madre quando fa storie perchè "alla tua età tutti lavorano e studiano insieme, e invece te non alzi un dito" (che poi me li deve presentare questi "tutti", ma tant'è...), dallo scorso anno ha intrapreso la dura via dell'arbitraggio...</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Di calcio? Ma siate seri!! Vi sembro io il tipo che di domenica mattina con -10 gradi si mette in pantaloncini a corre su e giù per un campo di calcio??? Ma anche no!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Sono, molto più pigramente, un arbitro di pallavolo. Oserei dire il peggior arbitro della storia, se non fosse che mia sorella dice di aver visto di peggio (e il peggio ha un nome e cognome, omesso in rispetto alla normativa sulla privacy).</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Fatto sta, che nelle mie simpatiche avventure sui campi della provincia, ne ho viste di tutti i colori....</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">L'ultima in ordine di tempo, ieri sera... che è vero pure che era 29 febbraio, però che cavolo!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">La parita si doveva svolgere alle 21.00 a X, luogo semi-sperduto immezzo alla campagna. Da bravo arbitrello, l'arrivo sul campo era previsto per le 20.00 ca. Tempo di percorrenza, più o meno 40 minuti di strada orrenda, al buio, tutta curve, rigorosamente immezzo alla campagna. Wonderful!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Esco da casa col giusto anticipo, io e il mio fidato amico TomTom...</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Appena presa la suddetta strada orrenda, nebbia tipo val padana... so nice! Vabbè, con un pò di sana pazienza, pian pianino, vado...</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Arrivo a X che sono quasi le 20.00... faccio per girare nella strada indicata dal fido TomTom quando... "strada interrotta per lavori"! E avete presente quando il fido TomTom decide di non collaborare a trovare una strada alternativa, e insiste affinchè tu attraversi un ponte ormai inesistente? E in tutto questo, ricordate sempre, ci troviamo al buio immezzo alla campagna. So lucky!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Alla fine, non sapendo come arrivare al campo, alle 20.10 telefono in comitato. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">"Houston, abbiamo un problema, la strada è interrotta e non so come arrivare al campo". Risposta "No, hai due problemi, perchè c'è stato un disguido, la partita non è più a X ma è a Y" (leggasi, altri 10 chilometri immezzo alla campagna). Lovely!!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Attimo di shock e poi "Ok, datemi il nuovo indirizzo per settare il TomTom".</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Risposta: "L'indirizzo preciso non c'è, chiama questo tizio che ti spiega a voce come arrivarci". Yeah!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Vabbè, facendola breve, dopo altri 30 minuti di strada buia, tutte curve, immezzo alla campagna, rischiando un incidente perchè un tizio si è immesso da una strada secondaria senza guardare se ci fosse qualcuno che sopraggiungeva, e tutto stando al telefono con questo tizio che mi diceva dove girare, arrivo sul campo a Y alle 20.40 passate. Semplicemente DISTRUTTA.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Ovvio dire che l'altra squadra ancora non c'era perchè anche loro erano andati sull'altro campo. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Come se non bastasse, una volta arrivati tutti, la partita è cominciata con mezz'ora di ritardo ed è durata quasi 2 ore (con tanto di interruzione perchè era andata via la corrente ed eravamo rimasti al buio). </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">E tutto questo per fantastici 29.11 euro. </span></div><div align="justify">Spesso mi chiedo chi me lo fa fare.... </div>Unknownnoreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-15172193200008454192008-02-28T20:56:00.002+01:002008-02-28T21:05:52.539+01:00I'm still alive<div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Ufff... che fatica!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span> </div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Dura la vita della laureanda! </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Lo so, in queste ultime settimane la parola d'ordine è stata "assenteismo"... ho un futuro da impiegato statale! </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Insomma, ora, senza starvi a raccontare i cavoli miei, sono state due settimane moooooolto impegnative... praticamente mi sento come se fossi stata travolta da un tornado. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Adesso c'è confusione, distruzione e la consapevolezza che forse è caso di rimettere un pò in ordine... ma questo non è un blog di sostegno psicologico, quindi sono un pò a corto di argomenti!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Vedrò di farmi venire in mente qualcosa... anche perchè se no tutta la fatica fatta per mantenere vivi i miei lettori diventa inutile! </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Il trend delle visite è mostruosamente negativo...</span> </div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-35225531774341282092008-02-10T09:44:00.001+01:002008-02-10T09:47:46.613+01:00Comunicazione di servizio<div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Ad onore della cronaca comunico ai miei "assidui lettori" che dopo solo 3 telefonate inutili al call-center, 2 fax, ma soprattutto 2 mesi di silenzio, mi è arrivata a casa la dichiarazione di volato da parte dell'Alitalia. Surprise surprise!</span> </div><div align="justify">Mai disperare...</div>Unknownnoreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-80264691075976662562008-02-07T20:56:00.000+01:002008-02-07T21:04:58.970+01:00Piccolo pensiero<div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Citazione dedicata... a chi so io...</span><span style="font-family:georgia;"></div><p></span> </p><div align="center"><span style="font-family:georgia;"><em>Qualunque strada percorrerai<br />Tieni con te dei pezzetti di cielo<br />So che lo farai davvero<br />E li userai quelle volte che vorrai<br />Provare a volare più in alto del vento</em></span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;"><em>Laddove solo il sogno riesce ad arrivare</em></span></div><div align="center"><blockquote><em></em></blockquote></div><div align="center"><em></em></div><div align="center"><span style="font-size:85%;color:#666666;"><em>Non fa paura la notte - Ratti della Sabina</em></span></div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-2376465050471208272008-02-01T20:55:00.001+01:002008-02-01T21:45:54.820+01:00La tecnologia che facilita la vita<div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Come studente pendolare... come arbitro più o meno cornuto a seconda dei periodi.... ma soprattutto come residente in un luogo che la fortuna ha voluto toccato dall'autostrada in modo da evitare un irrimediabile isolamento nel mezzo della campagna della provincia di Roma Nord, mi capita frequentemente di fare avanti e indietro, da qui-luogo-sperduto alla capitale, non dico tutti i giorni ma poco ci manca.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Per fortuna, io e la mia macchina andiamo molto daccordo. Ascoltiamo la stessa musica e andiamo sempre negli stessi posti... siamo in perfetta sintonia. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Nel 99,9% dei casi, io e la mia macchina viaggiamo in autostrada. Strada larga, sorpassiamo di qua e di là, freniamo quando vediamo gli autovelox all'orizzonte... ci divertiamo.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Tutto ok finchè non arrivamo al casello...</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Ora, per mettere in chiaro subito le cose, io e la mia macchina non abbiamo nulla nei confronti dei caselli. Ci fanno sborsare un sacco di soldi, ma in generale ci stanno simpatici. La mia macchina mi ringrazia sempre perchè non gli ho mai distrutto la fiancata sulla colonnina di cemento - al contrario di quanto qualcuno potrebbe insinuare.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Fatto sta, che la tecnologia avanza, mentre il quoziente medio di intelligenza degli esseri umani diminuisce drasticamente - sarà sempre colpa di Chernobyl? Questo spiegherebbe perchè i miei coetanei, bimbini belli nei primi anni '80, siano irrimediabilmente rincoglioniti. Non spiegherebbe perchè solo i maschi, ma quello è un altro problema...</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Comunque, tornando ai caselli dell'autostrada, fatto sta che nelle ultime settimane i rincari sul prezzo del pedaggio hanno portato alla sostituzione dei simpatici omini dei caselli - banalmente definiti casellanti - con delle non altrettanto simpatiche macchinette che parlano con accento perennemente milanese. Superato il trauma da assenza di essere umano tendenzialmente maniaco ma che ci faceva i complimenti quando ci sistemavamo carine (io e la macchina intendo... io tirata a lucido in senso figurato, lei tirata a lucido e basta), io e la mia macchina abbiamo notato che, da quando sono state instalate le nuove macchinette, la fila al casello invece di diminuire, è aumentata spaventosamente.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">E questo perchè, secondo la mia ormai nota teoria, l'intelligenza delle persone è proporzionalmente inversionale alla tecnologia. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">In queste ultime settimane, scene di panico raccapriccianti!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Ora, anche se l'omino ci stava più simpatico, non ci vuole un genio a capire le istruzioni dalla vocina milanese. "Introdurre il denaro o la tessera". Poi si apre la finestrella, metti i soldi, il resto cade nella bocchettina indicata da una freccia grande come una bottiglia di birra, prendi il resto, e cerchi di ripartire prima di dover sentire la vocina odiosa che ti dice "arriverderci". </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Questo almeno in teoria.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Nella pratica il guidatore medio è del tutto impreparato ad affrontare tale sfida. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Prima di tutto, il cretino, che chiameremo per comodità "C" - come cretino, per chi non avesse colto la sottile ironia - dopo aver già rallentato all'avvicinarsi del casello, non vedendo più la lucina del gabbiotto dove era solito collocarsi il simpatico omino del casello, inchioderà di botto all'ingresso della corsia, con conseguente sfiorato tamponamento da parte dell'altro guidatore che sopraggiunge, che chiameremo per comodità "IO".</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">C si sporgerà pertanto dal finestrino con aria interrogativa, fissando il tabellone in alto, chiedendosi perchè il semaforone indichi verde se in realtà non c'è l'omino. Dopo un timido tentativo di fare retromarcia, IO lo convincerà con gesti di incitamento ad andare avanti, cercando di fargli capire che c'è la cassa automatica.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">C, non molto convinto delle intenzioni di IO - si chiede infatti se non sia in realtà un'imboscata - avanza titubante verso il casello, fino a scorgere il blu della cassa automatica. Rincuorato dal sapere che IO non è in realtà un terrorista, accelera felice, ma così felice da lisciare per un pelo la colonnina di cemento. A quel punto, dato che IO, ormai cosciente del grado di deficenza di C, è rimasta dov'era, il nostro caro amico C mette la retro e si allontana dalla colonnina. Scampato pericolo! Solo che il rischio è stato troppo, e C non se la sente di accostarsi nuovamente. Quindi rimane a debita distanza dalla trappola malefica, che nel frattempo ha iniziato, rigorosamente in milanese, a chiedergli di "introdurre il denaro o la tessera".</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">A questo punto C inizia a smanettare alla ricerca di spicci. Durata della ricerca, 1 ora e mezzo circa. Alla fine trova quella che IO individua come una probabile monetina da 2 euro. C, che continua a rimane a debita distanza, sfrutta tutta la sua agilità - op op gadget braccio! - per introdurre la monetina nell'apposito cassettino e alla fine, con una mossa da playmaker dell'NBA, riesce a fare canestro tirando la monetina. Ma il difficle deve ancora venire. La cassa automatica ha infatti il brutto vizio di dare il resto. E non fosse mai che dopo tutto questo circo il nostro C lasciasse 20 centesimi lì! Deciso a riprendere ciò che è suo, il nostro C tenta prima richiamando il gadget braccio, ma è troppo lontano. Slaccia la cinta di sicurezza, e riprova, ma niente. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">A questo punto, dato il fallimento di questi tentativi, C decide che è ora di aprire lo sportello. Ma cavolo, è troppo vicino per uscire! Lo sportello non si apre abbastanza!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Allora il nostro C, che è veramente un genio, rimette la retro, si allontana abbastanza da poter aprire tutto lo sportello, scende dalla macchina, si impossessa finalmente dei 20 centesimi, torna in macchina, si riallaccia la cintura - perchè C è un cittadino responsabile - e finalmente, dopo 6 ore un quarto, se ne va!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">IO, sconcertata, ha giusto il tempo di avvicinarsi alla cassa, buttar lì 1,80 euro e ripartire, prima di realizzare che incontro mistico aveva appena avuto.</span></div><div align="justify"><blockquote></blockquote></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">P.S. Ogni riferimento a fatti o persone realmente esistenti è assolutamente voluto. Quindi C, se dovessi rivederti in queste righe, non perder tempo a farmi causa. Non arriveresti mai al tribunale, dovresti fare l'autostrada.</span></div>Unknownnoreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-39828791786430054042008-01-28T19:37:00.000+01:002008-01-28T20:14:57.868+01:00Voglio un Theodore!<div align="justify"><a href="http://bp3.blogger.com/_RDR0AipgY74/R54iWgC5DsI/AAAAAAAAABU/4jRcmB6hJ48/s1600-h/theodoreseville-janicekarman-char.jpg"><span style="font-family:georgia;"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5160599992967696066" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="http://bp3.blogger.com/_RDR0AipgY74/R54iWgC5DsI/AAAAAAAAABU/4jRcmB6hJ48/s200/theodoreseville-janicekarman-char.jpg" border="0" /></span></a><span style="font-family:georgia;"> Se qualcuno avessa ancora dei dubbi sulla divergenza fra la mia età anagrafica e quella mentale, questo post dimostrerà una volta per tutte che la mia "vera" età si aggira fra i 6 e gli 8 anni.<br /></span><span style="font-family:georgia;">Ieri sera sono andata al cinema per vedere "Alvin Superstar"!!!</span></div><br /><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Premetto che il gruppo di sventurati era composto da 7 individui di età compresa fra i 24 e i 30 anni, più un bambino di 3, portato come misera scusante per il nostro irrecuperabile grado di infantilità.</span></div><a href="http://bp3.blogger.com/_RDR0AipgY74/R54o9gC5DwI/AAAAAAAAAB0/UWHSuDpFJRY/s1600-h/Alvin_080101034508607_wideweb__300x375.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5160607260052360962" style="FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand" alt="" src="http://bp3.blogger.com/_RDR0AipgY74/R54o9gC5DwI/AAAAAAAAAB0/UWHSuDpFJRY/s320/Alvin_080101034508607_wideweb__300x375.jpg" border="0" /></a><br /><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Se speravate in una recenzione obbiettiva, mi sa che avete sbagliato blog... </span></div><br /><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Io ne ho lette di pessime: "per i bambini di massimo 3 anni", "la fiera delle banalità" e così via... </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Il che in parte forse sarà anche vero. Insomma, probabilmente questo film non vincerà mai il premio Oscar.... al massimo qualche Razzie Award... ma è così cariiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiino. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Come si fa a rimanere impassibili di fronte ai propri ricordi di infanzia??? Ma soprattutto, miei cari recensori da strapazzo, ma possibile che non sia rimasto in voi un briciolo di sana ingenuità infantile che vi faccia ridere per film come questo?</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Se la risposta è no.... ma quanto siete tristi!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">La sala ieri sera era stra-piena, e non solo di bambini, ma anche di tanti ex-bambini che si sono divertiti un sacco! </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Le canzoncine sono carine, le scenette divertenti... la trama, è vero, sarà anche banale, ma cavolo! E' sempre un film per bambini, è ovvio che vincono i buoni!!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Gli scoiattoli canterini e ballerini sono comunque un must!</span></div><br /><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">E poi c'è lui.... lo scoiattolino cicciottoso, quello bellissimo che parla con la "s" sibilante pacioccosa, trooooppo tenero!</span></div><br /><blockquote><br /><p align="justify"><span style="font-family:georgia;">"Aspettatemi, io non ho i muscoli, ho solo la ciccetta molle dei bambini!!!"</span></p></blockquote><br /><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Insomma, è ufficiale, voglio un Theodore da coccolare!!!!</span> </div>Unknownnoreply@blogger.com8tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-14453597686867654582008-01-25T21:24:00.000+01:002008-01-25T22:21:47.533+01:00Effetti deleteri<div align="justify"><span style="font-family:georgia;">L'abbrutimento da studio è una realtà nota a tutti coloro che si occupano dell'analisi dei comportamenti umani. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Ma per quanto mi riguarda, credo di aver raggiunto in questi giorni uno dei picchi massimi, il record dei record, quello che forse ho sfiorato mentre cercavo di preparare l'esame di Diritto Commerciale II - ma in quel caso era estate, e l'estate, è risaputo, di per sé mitiga gli effetti dell'abbrutimento.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">La fase patologica dell'abbrutimento da studio si manifesta in primo luogo attraverso il più totale decadimento fisico:</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">1) zero trucco - tanto stai dentro casa</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">2) capelli sconvolti - tanto è inutile che ti passi la piastra, tanto non devi andare da nessuna parte</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">3) abbigliamento indecente - tanto se non devo uscire è meglio che mi metto qualcosa di comodo... e con "qualcosa di comodo" si intende generalmente pantalone della tuta, felpa più grande di un paio di taglie, calzini antiscivolo e tutto ciò che di più antiestetico sia stato mai messo in commercio</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Il soggetto affetto da abbrutimento da studio sarà poi tendenzialmente colpito da una ricerca ossessiva del materiale ritenuto necessario, con conseguente collocazione "a vista" di tutti i libri, fotocopie, quanderni, appunti su pezzi carta mangiucchiati dal cane che prima o poi li copio ma adesso non ho tempo, accumulati durante mesi e mesi di ricerca (n.d.r. I dati forniti dall'ISTAT ci informano che solo il 10% del materiale raccolto verrà effettivamente utilizzato e che questo, nel 99,9% dei casi, indurrà crisi di ansia nel soggetto affetto da abbrutimento da studio)</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Una volta ricoperto ogni millimetro della scrivania con ogni forma di materiale possibile, e cominciata la stesura della tesi, lo sviluppo della malattia condurrà inevitabilmente colui che ne è affetto ad avvertire un improvviso calo della temperatura dell'ambiente circostante. I ricercatori suggerisco che si tratti di ipotermia dovuta a prolungata immobilità. Fatto sta, che il povero malato tenderà ad inglobare tutto ciò che trova nelle vicinanze nel tentativo di scldarsi. Col risultato che al già di per sé tremendo abbigliamento si aggiungerà:</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">1) copertina di pile stile nonna bacucca super avvolgente - preferibilmente con gli orsetti o altri pupazzetti imbarazzanti</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">2) sciarpetta di varie fatture - perchè è la prima che capita a tiro, non è che la si sceglie, dipende da quella che sta più vicino</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">E' stato riscontrato inoltre come in molti casi in questa fase il malato di abbrutimento da studio cerchi di assumere bevande - quali té, caffé americano,tisane dall'oscuro contenuto - nel vano tentativo di riscaldarsi le mani, inevitabilmente destinate al congelamento.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Al penultimo stadio, la malattia comincia ad agire sul sistema nervoso del malcapitato influenzando direttamente:</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">1) la percezione del livello di polvere accumulatosi in camera - tanto poi quando ho finito pulisco</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">2) la capacità di mettere a fuoco immagini che siano più lontane dello schermo del pc</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">3) la percezione del rumore - ogni piccolo suono è fonte di tremendo disturbo, causa di particolare stress emotivo</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Lo stadio terminale della malattia si manifesta attraverso un'irrecuperabile processo di autodistruzione del sistema neurologico del linguaggio. Il vocabolario del malato si ridurrà ai termini:</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">1) "in merito alla presente trattazione"</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">2) "si evidenzia come"</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">3) "è opportuno sottolineare che"</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">4) "alla luce di"</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">5) "infatti"</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">6) "si evince che"</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">7) "il principio di buona fede" - ok, questo è un caso particolare, ma la funzione "trova" di word l'ha contato 134 volte solo nel secondo capitolo. Se lo scrivo un'altra volta mi auto-distruggo.</span></div>Unknownnoreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-14303382311697740752008-01-20T14:28:00.000+01:002008-01-20T14:37:26.264+01:00Strade Inquiete - Otto ohm<div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Sarà che stamattina vorrei essere ancora a letto sotto le coperte, al calduccio.... Voglia di coccole...</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Sarà che è un periodo in cui va tutto di corsa, e invece io vorrei il tempo per fermarmi a guardare quei "piccoli miracoli"... Sarà che mi manca qualcuno con cui guardali, o che me li faccia vedere... O sarà semplicemente che questa canzone è troppo bella...</span></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;"></span> </div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="center"></div><span style="font-family:georgia;"></span><br /><div align="center"><span style="font-family:georgia;"><em>Io parlerò con te<br />Per tenerti lontana dalle brutte avventure<br />Ti aiuterò a decidere<br />Tra domande pesanti se mi vorrai parlare<br />Conoscerai dei volti nuovi e li vedrai sparire<br />Tornare da dove sono venuti<br />Ti sentirai più piccola di una formica<br />E pranzerai con molte persone deluse<br />Perché non importa la strada che fai, la gente che incontri e le donne che hai<br />Conta solo il momento in cui riesci a vederti<br />Dentro di lei<br /><br />Ti sussurrerò parole dolci agli angoli<br />Delle strade inquiete<br />Mentre viene giù la neve<br />Avrò cura delle piccole malinconie<br />Delle timidezze che fanno sorridere<br />Per far caso ancora ai piccoli miracoli<br />Che ormai nessuno vede<br />Non bisognerà guardare poi così lontano<br />Tu dimmi che li vedi<br />Come li vedo io.<br /><br />Ti parlerò perché<br />C’è chi maschera bene le sue vere intenzioni<br />E di deluderà con un sorriso<br />Capirai esattamente che cosa vuole dire soffrire<br />Perché aspettiamo di essere sfiorati da una stella<br />Che riesca a farci dimenticare<br />Che ci troviamo a rovistare tutti i giorni tra le cose<br />Che un giorno sembravano vere<br />Perché non importa la strada che fai, la gente che incontri e le donne che hai<br />Conta solo il momento in cui riesci a vederti<br />Dentro di lei<br /><br />Ti sussurrerò parole dolci agli angoli<br />Delle strade inquiete<br />Mentre viene giù la neve<br />Avrò cura delle piccole malinconie<br />Delle timidezze che fanno sorridere<br />Per far caso ancora ai piccoli miracoli<br />Che ormai nessuno vede<br />Non bisognerà guardare poi così lontano<br />Tu dimmi che li vedi<br />Come li vedo io.<br /><br />Perché non importa la strada che fai, la gente che incontri e le donne che hai<br />Conta solo il momento in cui riesci a vederti<br />Dentro di lei</em></span></div>Unknownnoreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-29610735754826825942008-01-19T11:16:00.000+01:002008-01-19T11:22:01.079+01:00La mia sorellina minorata compie 18 anni...<a href="http://bp1.blogger.com/_RDR0AipgY74/R5HO5PyaBzI/AAAAAAAAABM/1gFQxFcWnv0/s1600-h/torta.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5157130531201746738" style="DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center" alt="" src="http://bp1.blogger.com/_RDR0AipgY74/R5HO5PyaBzI/AAAAAAAAABM/1gFQxFcWnv0/s320/torta.jpg" border="0" /></a><br /><br /><div align="center"><span style="font-family:georgia;font-size:180%;color:#ff6666;">Happy B-Day Gnomina!!!</span></div>Unknownnoreply@blogger.com20tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-17944653935877889292008-01-17T12:10:00.000+01:002008-01-17T12:26:56.415+01:00Eppure non sarebbe una cosa difficile!<div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Che fatica ottenere le cose semplici!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Tutto comincia quando la sottoscritta, di ritorno da Londra, nella fretta pre-natalizia di buttare via le cartacce spuntate fuori dalla valigia, ha erroneamente fatto sparire le carte d'imbarco del volo.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Direte, dov'è il problema? Il problema è che per una volta nella mia vita avevo la possibilità di farmi rimborsare dall'università il prezzo del biglietto...</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Inutile sottolineare le capocciate al muro che avrei voluto dare - soprattutto se si pensa che io conservo <em>sempre</em> le carte d'imbarco. Se mi chiedete la carta d'imbarco del volo con cui sono andata per la prima volta a Londra con mio papà quando avevo 14 anni, io ce l'ho! Quello della gita di terzo superiore a Barcellona? Ce l'ho! Come pure tutte quelle venute dopo...</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">E invece le uniche che avrebbe avuto un senso conservare, l'ho buttate!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Detto questo, è da quando sono tornata che cerco di mettermi in contatto con l'Alitalia per avere una dichiarazione di volato. Pare facile! </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Quelli del callcenter come al solito non sanno mai niente - e qui nasce l'interrogativo su a che cosa servano i callcenter - e l'ufficio relazioni col pubblico è raggingibile solo <strong>via fax e posta ordinaria!</strong> Cioè!!! Siamo nel 2008 e non c'è un numero di telefono o un indirizzo e-mail con cui lamentarsi!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Che poi, non è che ci vuole tanto ad inserire un numerino di biglietto nel server e premere STAMP! E invece no, a quanto pare è difficile...</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"><span style="font-family:georgia;">Così io continuo a mandare fax... ce la faranno i nostri eroi?</span> </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span></div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-20295143496588044992008-01-16T13:34:00.000+01:002008-01-16T13:37:02.564+01:00Se Veronica Sorride - Marcosbanda<div align="center"><span style="font-family:georgia;">Dove sei? Cosa fai? Che non ti vedo più</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">Scopri piano, con la mano, il sipario che hai tirato giù</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">Sarebbe bello poterti parlare</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">Basterebbe per me</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">Senza ombrello vederti ballare</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">Basterebbe per me</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">Per me<br />Portami quei sorrisi, pronti in caso di necessità</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">come cura, medicina, che la paura piano se ne va</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">Sarebbe bello sentirti cantare</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">Basterebbe per me</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">Sopra la pioggia vederti ballare</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">Basterebbe per me<br />E' come quando sei piccolo ma ti fanno giocare</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">se Veronica sorride</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">E' come quando su una pancia morbida ti ci puoi addormentare</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">se Veronica sorride</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">se Veronica sorride<br />Questa qua, è per te, e ha presunzione di una poesia</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">che lascia il segno, per un pò,e poco dopo è già volata via</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">E' una canzone con cui puoi viaggiare</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">ma non è niente di che</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">E' un sorso d'acqua su cui galleggiare </span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">per arrivare da me<br />E' come quando sei piccolo ma ti stanno a sentire</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">se Veronica sorride</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">E' come quando torni a casa scarico e poi ti metti a cantare</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">se Veronica sorride</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">se Veronica sorride<br />Quando vuoi, se ti va </span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">chiamami che tanto sono qua</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">E poi ricordati di quei tre sorrisi</span></div><div align="center"><span style="font-family:georgia;">da tenere buoni in caso di necessità...</span></div>Unknownnoreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-18162677660033728252008-01-15T11:35:00.000+01:002008-01-15T11:45:16.631+01:00Yogurt<div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Ora, non è che posso sempre scrivere post utili su come fare domanda per un LL.M. in Inghilterra, altrimenti questo diventerebbe un blog banale! Non escludo che ne seguiranno altri - l'argomento "borse di studio" forse merita un post, come anche il problema "accomodation" - ma per il momento, vorrei condividere con voi un quesito profondo...</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"><strong>Ma secondo voi, lo yogurt nel vasetto di vetro, è più buono dello yogurt nel vasetto di plastica?</strong></span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">E se si, è più buono perchè ci lo produce lo fa meglio, o perchè nel vasetto si vetro si conserva meglio che nella plastica?</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">O se no, è uguale perchè tanto è solo yogurt e saprà sempre di yogurt, o perchè non credete che la plastica possa rilasciare tossine schifose?</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Ma poi, lo yogurt è davvero tutto uguale?</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">And last but not least, farò in tempo a pubblicare questo post o arriverà prima la neuro?</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Scoprivatelo su rieducational channel!</span></div>Unknownnoreply@blogger.com10tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-13252158544186243282008-01-11T20:22:00.000+01:002008-01-11T21:15:08.052+01:00How to complete the application form - Guida pratica per gli aspiranti LL.M.<div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Con questo post si apre la nuova sezione "post utili". Per chi non lo so, ma forse a qualcuno servirà. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Come ormai tutti sanno - dato il mio ultimo post - vengo da un periodo assolutamente stressante passato a riempire scartoffie da mandare alle università per ottenere un posticino in un LL.M. program in UK.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Da qui l'idea di diffondere un pò di conoscenze, che non pretedono di essere verità assolute, a favore di chi volesse intraprendere la stessa avventura.... niente che non possiate scoprire da soli con un pò di impegno e un pò di aiuto, ma piccole chicche che, a saperle prima, mi avrebbero avitato una bidonata di stress.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Perchè, come se non fosse sufficientemente complicato cercare di capire cosa si vuole fare nella vita, il povero studente medio italiano che si trova di fronte per la prima volta ad una domanda d'ammissione rimane tendenzialmente un pò sconcertato. Personalmente, non sapevo da dove cominciare.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span> </div><div align="justify"><strong><span style="font-family:georgia;">1: Riempire i moduli</span></strong></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Pare semplice! E in effetti, una volta fatto, lo è... Nel senso che la prima regola per completare una domanda è NO PANIC. Non c'è bisogno di imparanoiarsi (come ho fatto io) su cose che non necessitano particolare attenzione. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Insomma, se sulla casellina per il "title" ci scrivere Miss (o Mr), invece di Dr., non glie ne frega nulla a nessuno - quindi non fate come me che ho passato settimane a chiedermi se, secondo gli standar inglesi, io fossi già Dr o no.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">La parte che generalemnte crea più problemi è il titolo di studio e il voto di laurea. Se trovate fra le possibilità fra cui scegliere qualcosa che vi suona bene meglio per voi, altrimenti ci mettete un bel OTHER e scrivete il titolo della vostra laurea direttamente in italiano. Idem per il voto... non veniamo dal Burundi, quindi in UK sapranno benissimo regolarsi con i nostri voti espressi in 110/110.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Per il resto, cercate solo di non farvi prendere dallo sconforto quando molto probabilmente lascerete in bianco la tabella degli awards e delle publications. E' colpa del sistema, se vi può consolare prendetevela col governo.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span> </div><div align="justify"><strong><span style="font-family:georgia;">2. References</span></strong></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Le mitiche lettere di presentazione scritte dai prof.!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Secondo usanza tipicamente italiana, più probabilmente scritte da voi e firmate dai prof.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">La scelta del prof. generalmente non è casuale... si considera chi sia più disponiblie, facilmente reperibile, preferibilmente che insegni una materia che abbia a che fare con l'ambito di studio in cui volete specializzarvi. Se poi avete seguito un corso con loro e possono dire quanto siete fighi e geniali e unici e irripetibili... meglio. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Non fatevi problemi a chiederle, né tantomeno a tampinare i prof se spariscono al momento sbagliato. Come studenti italiani non siamo abituati a chiedere lettere di presentazione, quindi ci sentiamo spesso come se stessimo chiedendo un favore personale. No, non lo è! Quindi mi raccomando...</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Se poi doveste scrivervele da soli, state solo attenti a non auto-elogiarvi troppo, non scrivete romanzi - i prof generalmente non lo fanno, una decina di righe sono più che sufficienti - e cercate di non fare due lettere fotocopia, altrimenti chi le legge non ci mette nulla a capire che sono scritte dalla stessa persona. E comunque spulciando un pò su google si trovano un sacco di esempi da cui trarre spunto.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span> </div><div align="justify"><strong><span style="font-family:georgia;">3. Language requirements</span></strong></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Se volete fare un LL.M. in Inghilterra, vi toccherà fare l'esame IELTS. Ogni università ha i suoi livelli, ma generalmente per le facoltà di legge sono parecchio alti (il più alto, Oxford, che richiede 7.5 di media con almeno 7 in tutti i componenti del test). Non è necessario farlo subito, se non lo inviate e la vostra application avrà successo sarà una delle condizioni da soddisfare. Io però consiglio di farlo il prima possibile... una scocciatura in meno.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span> </div><div align="justify"><strong><span style="font-family:georgia;">4.Transcripts</span></strong></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Si, insomma, il certificato degli esami sostenuti. Quello lo potete richiedere normalmente alla vostra università, ma dovrà essere poi tradotto in Inglese. Traduzione che deve essere "official".</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Io sono impazzita nel cercare di capire cosa dovessi fare. A mio parere, è inutile rivolgersi ad un traduttore. La soluzione più semplice sarebbe che la vostra università vi fornisse direttamente un documento in inglese. Ma sarebbe chiedere troppo. Quindi, se non è possibile, c'è solo la strada della traduzione fai-da-te. Riscrivete il certificato in inglese con la descrizione di eventuali timbri apposti dalla segreteria. Una volta che avrete tradotto il certificato - ed essendo futuri o presenti laureati in legge con aspirazioni internazionalistiche si presume siate in grado di farlo - avete 2 possibilità.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">La possiblità paracula: con l'aiuto compiacente della segreteria, ci fate mettere su qualche timbrino dell'università.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">La possibilità legale, ma sempre un pò paracula: andate a fare una dichiarazione giurata di conformità in tribunale. Chiedere UFFICIO TRADUZIONI GIURATE. Allegate il documento originale alla traduzione, più il modulo di giuramento, mettete qualche firmetta, e il gioco è fatto! Vi chiederete, dov'è la paraculaggine? Eh, sta nel fatto che se scrivete sulla copia "uso borsa di studio" non pagate la marca da bollo, di cui agli inglesi non frega nulla, e risparmiate 15 euro a copia.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span> </div><div align="justify"><strong><span style="font-family:georgia;">5: Personal statement</span></strong></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">La domanda è sempre la stessa: e mo che ci scrivo? </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Ancora una volta, niente panico. Lo sapete benissimo - anche se forse non lo sapete ancora. La finalità del personal statement è farvi conoscere da chi leggerà la vostra domanda. Ditegli chi siete (ovviamente non come si chiama il vostro cane, ma qual'è il vostro passato accademico), quali sono i vostri interessi, soffermatevi sul perchè volete fare un LL.M. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Sono tutte cose che sapete già, altrimenti non vorreste farlo! Evitate di sbrodolarvi troppo, sembrereste finti, e non scrivete più di 3, massimo 4 pagine. Non hanno tempo di leggere la Divina Commedia, quindi cercate di essere precisi ma essenziali.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span> </div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Detto questo, credo sia tutto... almeno dal punto di vista "formale". Poi con cosa riempire le domande sta a voi! Spero che tutti abbiate tonnellate di attività fichissime dalla vostra parte, un sacco di esperienze, e un sacco di buona fortuna da giocarvi.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Hope that helps... Finger crossed!</span></div>Unknownnoreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-76073632114087940932008-01-09T10:10:00.000+01:002008-01-09T10:21:24.938+01:00I'm gonna live in London... or nearby<div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Il malumore dei giorni scorsi era dovuto al fatto che le domande d'ammissione che ho presentato per il Master non stavano dando i frutti sperati. Insomma, mi ero appena beccata un bel NO dalla UCL e non l'avevo presa esattamente bene. Anzi, l'avevo proprio presa a male.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span> </div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Invece poi ci vuole poco a far cambiare piega alle cose...</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span> </div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Ho ricevuto ieri una conditional offer per un LL.M. al King's College di Londra, quindi, vada come vada, I'M GONNA LIVE IN LONDON! Yesssssssssssssssssssss!!!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Ovviamente sono ancora in attesa di sapere cosa decideranno Cambridge e Oxford, anche se ormai non ci conto più di tanto... ma non bisogna mettere limiti alla divina provvidenza, magari impazziscono e mi accettano, non si sa mai!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Comunque sia, da settembre scriverò da oltremanica... si riapre il filone "Live from London"! Che potrebbe essere anche "Live from Cambridge" o "Live from Oxford", ma sempre da quelli parti starò!</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Insomma, alla fine, tutto va come deve andare...</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span> </div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Magari non ve ne frega nulla, ma questo è il mio blog, e ci scrivo quello che pare! Eheheh...</span></div>Unknownnoreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-4858506724596492202008-01-07T20:27:00.001+01:002008-01-07T20:31:50.539+01:00Dedicated to...<blockquote><p align="justify"><span style="font-family:georgia;">-Perché mi sono sentito come una Panda, ma poi alla fine ho capito. Io sono<br />già una Ferrari!<br />-Ma quella nuova?<br />-No, la migliore di sempre...<br />Quella che devono ancora costruire.</span><br /></p><p align="justify">Grazie.</p></blockquote>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-38913070950905802222008-01-07T18:58:00.000+01:002008-01-07T19:02:50.418+01:00Bad Day<blockquote><p align="justify"><span style="font-family:georgia;">Perchè è così che ti frega, la vita. Ti piglia quando hai ancora l'anima addormentata e ti semina dentro un'immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quando è troppo tardi. E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da quell'immagine, da quel suono, da quell'odore. </span><span style="font-family:georgia;">Alla deriva. </span></p><p align="justify"><span style="font-family:georgia;"><br /><span style="color:#999999;">Castelli di Rabbia, Alessandro Baricco</span> </p></span></blockquote><div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;"></span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;"></span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;">Io aggiungerei anche "un'idea"... oggi è una giornata no... no comment</span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-60659464040016496412008-01-04T22:57:00.000+01:002008-01-04T23:40:51.169+01:00How to become popular<div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Ok, ve ne sarete accorti tutti, il mio blog non è esattamente frequentatissimo.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Qualcuno di cui non faccio il nome ha osato addirittura dire che i miei referrer su ShinyStat sono TRISTI.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Da qui una serie di riflessioni su "cosa fare affinchè qualcuno legga il tuo blog".</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Prima di tutto, bè, ci terrei a precisare che non è vero che nessuno lo legge. E' che nessuno - o quasi - si impegna a lasciarmi un commentino affinchè io sappia che è passato di qui. Il che non aiuta l'autostima.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Comunque, detto questo, ho elaborato un decalogo. In realtà è solo 3/10 di decalogo, perchè fino a 10 non ci sono arrivata. Ma tricalogo non si dice.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"><strong>Regola n° 1: scrivere cose interessanti.</strong> </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Ahahahahahah. Simpatica. Io non so neanche perchè mi ostino a tenerlo in vita, pensa te se adesso mi invento anche una linea editoriale. Troppa fatica. Scrivo quello che mi passa per la testa, se e quando ho tempo. Però ogni tanto ci penso a cosa vorrei scrivere... col solo limite che c'è il rischio che io pensi a un post come questo. Credo che se qualcuno si prendesse la briga di leggere sempre queste pagine noterebbe un certo grado di squilibrio mentale... </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Comunque, tornando minimamente seri, non ho pretese letterarie, né di improvvisarmi reporter. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Quindi la regola n° 1 risulta inapplicabile al caso concreto.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span></div><div align="justify"><strong><span style="font-family:georgia;">Regola n° 2: commentare blog altrui.</span></strong></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Si, insomma, andare in giro per i blog ad infettare le pagine dei commenti, solo perchè così qualcuno potrebbe avere la malaugurata sventura di cliccare sul mio simpatico avatar e di finire catapultato su queste splendide pagine. però non è che sia una soluzione che mi ispiri molto. Ancora una volta è troppo faticosa. E poi non mi sembra carino sfruttare meschinamente i blog degli altri.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Quindi anche la regola n° 2 risulta inapplicabile al caso concreto.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"><strong>Regola n° 3: inserire "casualmente" una serie di parole chiave di ricerca, così da spuntare fuori su google.</strong> </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Detta anche "regola paracula". Il perchè si spiega da solo. Fatto sta, che nei miei referrer di ricerca iniziano a spuntare fuori cose interessanti. Insomma, pensare che qualcuno sia passato di qui e abbia letto il mio blog mentre cercava informazioni per "aprire una copisteria" è una cosa carina, no? Meno carino è sapere di quello che cercava "figa a Londra"... meno carino per lui (o lei?) intendo, visto che se lo devi cercare su google sei messo/a male... farei notare però come scrivendolo - di nuovo - le visite al mio blog avranno sicuramente un incremento.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Forse la regola n° 3 potrebbe funzionare per quanto riguarda il fattore "aumentiamo il numero", ma non so che effetti potrebbe produrre sulla qualità dei miei lettori...</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Quindi, nonostante la regola n° 3 sia di fatto realizzabile, gli studi non hanno ancora dimostrato che il rapporto costi-benefici sia tale da consigliarne l'uso.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"></span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Detto questo, non mi rimane altro da dire se non che prometto che la prossima volta mi impegno e scrivo qualcosa di sensato e, nei limiti del possibile, un pò meno delirante.</span></div>Unknownnoreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-50616021242958682272008-01-01T12:12:00.000+01:002008-01-07T19:03:15.989+01:00Il sapore dei libri<div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;">Anno nuovo, vita nuova, direbbe il proverbio. Come ho già sottolineato nel precedente post, col cavolo. Però mi faceva piacere innaugurare il nuovo calendario - che per la cronaca, è molto carino, con i fiori - con una nuova sezione del mio blog.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;">Ora, non so se si possa dire "sezione" per un blog. Forse è più corretto "etichetta"... ma etichetta non mi piace, mi dà l'idea di pecetta appiccicata lì per caso.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;"></span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;"><span style="color:#000000;">Comunque, fatto sta che il mio fagocitare libri di ogni genere mi porta ad aprire una nuova "come la volete chiamare".<strong> Aforismi, Citazioni & Co.</strong></span></span></div><div align="justify"><strong><span style="font-family:georgia;color:#000000;"></span></strong></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;">Premetto che non so se qualcuno apprezzerà. Spesso il perchè alcuni libri e alcune frasi ci colpisco non è cosa che si spiega. E' così e basta. Così come non si può spiegare il sapore dei libri.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;">No, non è che mangio i libri - anche se metaforicamente si potrebbe affermare il contrario. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;">Però il come e il quando spesso influisce sul ricordo, e allora le parole non sono più solo parole, ma diventano odori, sapori, sensazioni.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;"></span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;">La citzione che sto per riportare, bè.... lei sa di tramezzino al pollo e bacon, di caffè bollente e di "Jingle Bells Rock"... e sa di pioggia di Londra, e mani fredde.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;">Probabilmente voi non lo sentite, ma mi andava di condividerlo lo stesso.</span></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;"></span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;"></span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;"><blockquote><div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;">"L'anomalia del <em>porch</em> - continuò il prof. Bandini - è evidentemente quella di essere, al contempo, un luogo dentro e un luogo fuori. In un certo modo, esso rappresenta una soglia prolungata, in cui la casa non è più, e tuttavia ancora non si è estinta nella minaccia del fuori. E' una zona franca, in cui l'idea del luogo protetto, che ogni casa sta lì a testimoniare e realizzare, si sporge oltre la propria definizione, e si ripropone, quasi indifesa, come per una postuma resistenza alle pretese dell'aperto. In questo modo sembrerebbe luogo debole per eccellenza, luogo in bilico, idea in esilio. E non è escluso che proprio questa sua identità concorra al suo fascino, essendo incline, l'uomo, ad amare i luoghi che sembrano incarnare la propria precarietà, il proprio essere creatura allo scoperto, e di confine. [...] </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;color:#000000;">Gli uomini <em>hanno</em> case, ma <em>sono </em>verande"</span> </div><div align="justify"></div><div align="justify"><em>City, A. Baricco</em></div></blockquote></span></div><div align="justify"></div><div align="justify"></div>Unknownnoreply@blogger.com7tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-34131848982132244902007-12-30T19:12:00.000+01:002007-12-30T19:21:17.981+01:00L'ansia da Capodanno<div align="justify"><span style="font-family:georgia;">L'ansia da Capodanno è una brutta bestia. E infatti il Capodanno è una festa che non mi piace proprio. La gente si stressa per organizzare qualcosa da fare, che nel 99,9% dei casi risulterà decisamente inferiore alle aspettative, dopo aver pagato uno sproposito per avere un'orrida serata. Che felicità! E c'è chi inizia a stressarsi tipo a ottobre, per organizzare la sera di Capodanno!! </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">E tutto per iniziare bene il nuovo anno, come se da un minuto all'altro dovesse esserci chissà quale svolta nella propria vita.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">No amici cari, la verità è che se sei triste e sfigato e depresso il 31 sera, il 1 mattina sarai sempre lo stesso triste sfigato e depresso.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">E così mi ritrovo al 30 dicembre, con meno di 36 ore al nuovo anno, a non avere la più pallida idea di cosa fare domani sera.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">L'ipotesi "rimango a casa e mi guardo Bridget Jones" mi alletta particolarmente. Ma rispondere "sono rimasta a casa a guardare Bridget Jones" quando mi chiederanno cosa ho fatto a Capodanno non mi pare carino...</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Quindi, volente o nolente, mi ritrovo incastrata anch'io nell'ansia da Capodanno. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Se qualcuno passa di qui e mi vuole invitare ad una festa....eheheh!</span></div>Unknownnoreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-64972133494183605762007-12-25T12:15:00.000+01:002007-12-25T12:17:54.962+01:00Natale!<a href="http://bp0.blogger.com/_RDR0AipgY74/R3DmiPyaByI/AAAAAAAAAAk/FGNdvaDYEJo/s1600-h/diddl5.jpg"><img id="BLOGGER_PHOTO_ID_5147867850112370466" style="FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand" alt="" src="http://bp0.blogger.com/_RDR0AipgY74/R3DmiPyaByI/AAAAAAAAAAk/FGNdvaDYEJo/s320/diddl5.jpg" border="0" /></a><br /><div></div><br /><p><span style="font-family:georgia;color:#cc0000;"></span></p><p><span style="font-family:georgia;color:#cc0000;"></span></p><p><em><span style="font-family:georgia;font-size:180%;color:#cc0000;">Buon Natale</span></em></p><p><em><span style="font-family:georgia;font-size:180%;color:#cc0000;">a tutti i miei</span></em></p><p><em><span style="font-family:georgia;font-size:180%;color:#cc0000;">"affezionati" lettori</span></em></p><p><em><span style="font-family:georgia;font-size:180%;color:#cc0000;">(sempre i soliti 3)</span></em></p>Unknownnoreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-36710057438517547452007-12-23T18:10:00.000+01:002007-12-23T18:19:55.482+01:00E' un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto<div align="justify"><span style="font-family:georgia;">E' proprio così, come dice la canzone... e, lasciando stare quanto sia vero per la mia vita - perchè mi sono ripromessa di non fare di questo blog un dramma psico-patologico - il futuro di questo blog è altamente incerto...<br /><br />Ora che sono tornata a casa e non ho più notizie fresche da oltremanica da diffondere al mondo, con conseguente estinzione del filone "Life from London", non ho la più pallida idea della piega da dare a queste pagine.<br />Ci sto pensando su... Gradirei che tutti apprezzaste lo sforzo di mantenere vivo questo blog e di non farlo cadere nell'oblio del non-aggiornamento perenne!<br /><br />Detto questo, domani è la vigilia di Natale (bella novità). Regali regali regali - alla faccia dei valori e dei buoni sentimenti, eheheh! O meglio, ohohoh - battutona, ridere prego.<br /><br />Se fate i bravi domani vi posto gli auguri.</span></div>Unknownnoreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2318681952321013452.post-10508840781622949572007-12-19T10:37:00.001+01:002007-12-19T10:47:10.316+01:00Il mio ultimo post Live from London<div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Cavolo se non passano in fretta tre settimane...</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">E' già ora di tornare a casa. Sono stata qui troppo poco tempo per sentirne la mancanza. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Questi ultimi giorni sono stati splendidi. Incontri inaspettati e shopping a go go. Mi mancherà un sacco questa città.</span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Stamattina sono qui che mi godo gli ultimi momenti a casetta. Devo ancora finire di preparare le valige, ma c'è tempo. Forse ho il tempo di fare anche un saltino in centro prima di andare in aeroporto. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Che presa a male. </span></div><div align="justify"><span style="font-family:georgia;">Perchè dopo tre settimane non sei più un turista, ma in realtà non sei neanche uno che ha vissuto a Londra. E ti rimane solo tanta tanta tanta voglia di tornare.</span></div>Unknownnoreply@blogger.com2